I "saggi" inutili

Il lavoro dei saggi è terminato. Purtroppo le dichiarazioni di Valerio Onida e di altri sull'inutilità della mossa di Napolitano e del loro operato si sono rivelate più che fondate. Marco Travaglio, in un suo monologo a Servizio Pubblico, disse "se questi sono i saggi i fessi chi sono?". Aveva terribilmente ragione. Il documento doveva contenere solo 4 o 5 punti programmatici chiari e precisi sui quali le forze politiche dovevano convergere per formare una maggioranza e un governo. Invece quello partorito dai nostri saggi è un vero e proprio "papello" di 112 pagine, magari attinto dai programmi dei partiti politici di appartenenza. Un autentico programma dell'inciucio.
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Una donna che ha cambiato il mondo

Il Vero conservatore è persuaso di essere, se non l'uomo di domani, certamente l'uomo del dopodomani. (Giuseppe Prezzolini)

Quando, qualche giorno fa, alla notizia della morte della Lady di ferro, Margaret Thatcher, ho sentito il bisogno e la necessità di scrivere qualche riga su questo grande personaggio che ha cambiato le sorti del suo paese e del mondo intero, ho pensato bene di aprire questa specie di encomio con una citazione che, a mio parere, rispecchiasse al meglio la statura del personaggio e l'importanza delle sue gesta.
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La nuova tentazione dei partiti

E' ormai evidente che la vera contesa politica si è spostata sul ruolo del Presidente della Repubblica e sulle imminenti votazioni per il successore di Napolitano. Un tempo il vero oggetto dei desideri dei partiti era il governo; si cercava di vincere le elezioni a tutti i costi per mettersi al governo del paese e guidarlo per un'intera legislatura (5 anni, più il  periodo di disbrigo degli affari correnti che, nel caso del governo Monti, si è allungato ulteriormente). Ora il quadro è cambiato, e con esso anche l'obbiettivo delle principali forze politiche.
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L'onda rottamatrice di Renzi e i futuri scenari politici


Le parole di Renzi hanno scatenato una vera e propria tempesta all’interno del Partito democratico. Il sindaco di Firenze ha attaccato duramente il suo partito e, in particolar modo, Bersani, accusando quest’ultimo di perdere tempo prezioso in un frangente che invece richiede una certa tempestività e celerità. Ma l’accusa più pungente, sempre rivolta a Bersani e forse quella che più di tutte ha scatenato la tempesta, è stata quella di essersi fatti umiliare dal M5S in occasione dell’incontro con i capigruppo grillini, con tanto di diretta streaming.
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